COUPONING: UNA STORIA LUNGA PIU’ DI 100 ANNI
Negli ultimi tempi, le sfide economiche, l’incremento dei costi della vita e una crescente consapevolezza tra i consumatori hanno spinto un numero sempre maggiore di persone a dedicare una particolare attenzione al risparmio. Il 90% degli italiani si impegna attivamente nel contenimento del proprio bilancio quotidiano, ecco che i prodotti a prezzi convenienti sono al centro dell’interesse in ogni settore, con le persone costantemente alla ricerca delle offerte e degli sconti più vantaggiosi.
In questo contesto orientato al risparmio, i coupon si configurano come una possibile strategia per ridurre i costi durante i processi di acquisto.
Ma la storia dei coupon non è così recente come si potrebbe pensare.
Il primo coupon cartaceo, scritto a mano, fu distribuito nel 1887 ad Atlanta da Asa Candler, co-proprietario dell’allora nascente Coca Cola Company. Inizialmente questi ticket venivano consegnati a mano o per posta, per poi trovare spazio nelle pagine dei giornali e delle riviste stampate.
Il messaggio ai consumatori era quello di poter “tagliare” (questo il motivo della scelta del termine francese “coupon”) la loro spesa e provare un bicchiere della nuova “deliziosa, dissetante, stimolante, tonificante” bevanda. Un lancio pubblicitario a tappeto che fruttò all’azienda un immediato e generale successo.
Durante i primi anni del ‘900, i coupon arrivano anche nelle aziende alimentari. La C.W. Post offre coupon da 1 penny ai propri clienti per comprare i cereali Grape Nuts.
Durante la Grande Depressione degli USA tra il 1929 ed il 1939, l’invenzione di questi buoni sconto non è più solo un incentivo all’acquisto, ma una vera e propria necessità. Da quel momento, i coupon iniziarono ad essere parte integrante della vita delle persone, anche solo per acquistare beni di prima necessità come il pane e le uova.
Nel 1950 i buoni sconto arrivano anche in Russia e le persone iniziano a fare file chilometriche solo per ottenere e poi usare un buono sconto di 10 centesimi di rublo.
Nel 1957 nasce la Nielsen Coupon Clearing House, I’azienda specializzata in couponing. Oggi fa parte della NCH Marketing Service, ma all’epoca fu la prima a realizzare un vero e proprio “software” dedicato ai coupon per realizzarli in maniera standardizzata e abbatterne i costi di realizzazione.
Negli anni ’60 arriva la tv e i coupon irrompono sul piccolo schermo, anche in trasmissioni italiane come Carosello. Negli States ogni domenica, le famiglie si ritrovano davanti lo schermo per aspettare il buono sconto della settimana.
Negli anni ‘80 il coupon arriva all’editoria, viene stampato come inserto o sui retri di giornali e riviste.
L’avvento dei coupon in Italia è un fenomeno relativamente nuovo, risale agli anni ‘90. Inizialmente si limitavano a fornire promozioni per i supermercati o i grandi magazzini e potevano essere ritagliati dalle pubblicità cartacee oppure dalle riviste e dai giornali.
Sono passati 125 anni dalla nascita del coupon come forma di risparmio, i progressi nella promozione delle offerte sono cambiate stanno ancora cambiando. Ci guadagna chi offre (che può vedere aumentare il proprio volume di vendite), ci guadagna chi compra, una strategia win/win destinata a durare ancora a lungo.
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